Le parole del Ceo di X sono emerse in un’intervista con Tucker Carlson, dove ha discusso vari argomenti, tra cui la sicurezza dei politici statunitensi
In un contesto politico sempre più polarizzato, le dichiarazioni di figure pubbliche di spicco possono scatenare reazioni a catena e suscitare ampie discussioni. Recentemente, Elon Musk, il visionario CEO di X (precedentemente noto come Twitter) e sostenitore dichiarato di Donald Trump per le elezioni del 5 novembre, ha rilasciato commenti controversi riguardanti la vicepresidente Kamala Harris che hanno acceso il dibattito. Le parole di Musk sono emerse in un’intervista con Tucker Carlson, dove ha discusso vari argomenti, tra cui la sicurezza dei politici statunitensi. “Ho fatto una battuta che ho cancellato. Nessuno si è nemmeno preoccupato di provare a uccidere Kamala perché è inutile“, ha detto Musk. Questa affermazione segue un post precedentemente rimosso da lui stesso su X, nel quale evidenziava come nessuno avesse tentato attacchi contro Harris o il presidente Joe Biden, contrariamente a quanto accaduto a Trump negli ultimi mesi.
Musk non si è fermato qui. Ha proseguito riflettendo sulla sostituibilità dei politici e suggerendo che assassinare figure come Harris non porterebbe a cambiamenti significativi. “Che cosa ottieni?“, si è chiesto apertamente durante l’intervista, ipotizzando che la vicepresidente verrebbe semplicemente sostituita da “un altro pupazzo“.
Queste osservazioni hanno sollevato interrogativi sul suo punto di vista riguardo l’efficacia dell’attuale amministrazione e sulla percezione della vulnerabilità dei suoi membri.
Le reazioni alle dichiarazioni di Musk non si sono fatte attendere. Alcuni hanno interpretato i suoi commenti come una forma estrema di critica politica; altri invece li hanno visti come potenzialmente pericolosi o incitanti alla violenza. Lo stesso Musk ha cercato di chiarire la sua posizione: “Qualcuno ha pensato che stessi esortando la gente a uccidere” Harris, ma secondo lui era solo un modo per sottolineare quanto fosse improbabile considerare tali azioni data la loro futilità.
Di fronte alla portata delle dichiarazioni fatte da una figura influente come Elon Musk, il Secret Service americano – responsabile della protezione delle personalità istituzionali – è stato interpellato per un commento. La risposta dell’agenzia è stata misurata: “Il Secret Service è a conoscenza dei commenti fatti da Elon Musk e, come prassi, non commentiamo questioni che riguardano l’intelligence protettiva”, ha comunicato Alexei Worley, portavoce dell’agenzia.
Le parole pronunciate da Elon Musk rappresentano un ulteriore esempio della tensione presente nel panorama politico americano attuale. Mentre alcuni vedono nelle sue parole una critica legittima all’amministrazione corrente sotto forma provocatoria ma innocua, altri temono possano avere implicazioni più gravi sulla sicurezza delle figure pubbliche menzionate.
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