Entrambi sono stati accusati di associazione per delinquere finalizzata a violenze da stadio ed estorsioni
Nell’ambito di un’operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Milano, che ha portato all’arresto dei capi delle tifoserie organizzate dei due principali club calcistici della città, Milan e Inter, sono emersi nomi sorprendenti tra gli arrestati. Tra questi figurano stretti collaboratori e amici del noto rapper italiano Fedez: il suo bodyguard Christian Rosiello e l’amico Islam Hagag, conosciuto anche come Alex Cologno. Entrambi sono stati accusati di associazione per delinquere finalizzata a violenze da stadio ed estorsioni.
Il contesto dell’arresto
L’indagine che ha portato agli arresti si è concentrata sulle attività illecite legate al mondo del calcio, in particolare estorsioni e violenze connesse alla gestione dei parcheggi e della vendita delle bevande nei pressi dello stadio San Siro. Tra i 19 arrestati figurano non solo i due associati a Fedez ma anche figure chiave delle tifoserie organizzate di Milan e Inter.
Il caso del pestaggio
Christian Rosiello era già noto alle cronache per essere stato coinvolto nel pestaggio del personal trainer Cristiano Iovino avvenuto la notte del 22 aprile. Questa aggressione sarebbe stata scatenata da un diverbio avvenuto in una discoteca milanese tra Iovino e Fedez, sebbene il rapper abbia sempre negato ogni coinvolgimento diretto nell’accaduto.
Nonostante le immagini delle telecamere di sorveglianza documentassero l’aggressione, nessun procedimento penale è stato avviato a causa della mancanza di una querela da parte della vittima.
Le implicazioni per la comunità ultras
Oltre ai nomi legati a Fedez, l’operazione ha messo in luce la presenza nel giro degli arrestati di figure storiche dell’ultràs milanista come Luca Lucci, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati al traffico di droga. Anche tra le fila degli ultrà nerazzurri sono stati effettuati importanti arresti: Renato Bosetti e Marco Ferdico erano infatti considerati i nuovi leader della Curva Nord dopo eventi tragici che avevano colpito la tifoseria interista.