Vi ricordate Juan Manuel Iturbe? Circa dieci anni fa stupiva tutti con il suo arrivo nel campionato italiano vestendo la maglia del Verona. Poi è finito nel dimenticatoio.
Se lo ricorderanno sicuramente i tifosi della Roma e della Juventus che nell’estate del 2014 se lo lottarono a lungo. Alla fine l’argentino finì in giallorosso e non fece bene.
Addirittura Iturbe rappresentò la goccia che fece traboccare il vaso tra Antonio Conte e i bianconeri con il tecnico salentino che lasciò la Juventus a ritiro iniziato. Ma facciamo un attimo un passo indietro per raccontare la storia di questo calciatore tutto corsa e fantasia.
Juan Manuel Iturbe nasce a Buenos Aires il 4 giugno del 1993 e cresce nelle giovanili del Cerro Porteno. Su di lui arriva subito l’interesse dell’Europa con il Porto che lo acquista nel 2011. In Portogallo il calciatore fa fatica, tanto che nel 2013 torna per sei mesi in prestito al River Plate. Proprio quell’anno inizia l’avventura al Verona che gli varrà la chiamata della Roma. Sembrava per lui l’inizio di una carriera esaltante, ma era una mera illusione perché quello era solo l’inizio della fine.
Iturbe da stella nascente a cadente
Juan Manuel Iturbe a Roma fa fatica, nonostante una partenza che sembra brillante e dopo appena 18 mesi viene ceduto in prestito al Bornemouth e poi l’anno dopo al Torino. Da quel momento il calciatore inizia a girare senza mai ritrovare i fastidi un tempo e perdendo anche la maglia della nazionale del Paraguay, perché lui nato in Argentina aveva scelto di giocare con il paese d’origine dei suoi avi.
Dal 2017 al 2021 Iturbe gioca in Messico, senza lasciare traccia ovunque vada tra Club Tijuana, Pumas UNAM e Pachuca fa appena 8 gol in quattro stagioni. Nel 2021 arriva poi quella che sembra la chiamata svolta, l’Aris Salonicco lo riporta in Europa. Gioca un anno e mezzo in Grecia anche stavolta lasciando poche cose da ricordare ai suoi tifosi.
Dopo un breve periodo al Gremio nel gennaio scorso è tornato a casa al Cerro Porteno, squadra dove era cresciuto, e l’impatto è stato devastante con 2 gol in tre partite. Una carriera rovinata anche da un problema al ginocchio accusato ai tempi proprio della Roma sul quale si decise la terapia conservativa invece dell’intervento. Fatto sta che da quel momento il vero Iturbe non l’ha visto più nessuno e sono molti quelli che ancora hanno negli occhi le mirabolanti scorribande sulle fasce viste quando vestiva la maglia dell’Hellas Verona.