La salute delle donne è un tema piuttosto delicato, che ha ricadute importanti sia sul sistema sanitario, sia sull’intera economia: le cifre sono impressionanti.
Siamo nel 2024, epoca moderna di sviluppo economico e libertà individuale, nella maggior parte del mondo, eppure le disparità di genere non si appianano, almeno non del tutto. Oggi non parliamo di violenza, di storie di cronaca o di patriarcato, ma ci occupiamo di sanità e di lavoro, attraverso dati specifici che dovrebbero avere un grosso peso per le scelte politiche dei prossimi anni.
L’ultimo World Economic Forum è servito a fare luce sul trattamento che, ancora oggi, ricevono molte donne, ben diverso da quello concesso agli uomini dal punto di vista sanitario. In molti Paesi, anzi nella maggior parte, le statistiche evidenziano che si ammalano di più, ma hanno minore accesso alle cure, meno tutela sul posto di lavoro e anche coperture previdenziali inferiori, il che ha un peso sociale enorme, e anche una ricaduta economica evidente sui bilanci.
Ad accendere i riflettori sul caso è stato un rapporto del McKinsey Health Institute (MHI), che per la prima volta si è occupato di quantificare in materia finanziaria, oltre che civica, i benefici che si otterebbero dall’investire sulla salute delle donne. Innanzitutto, è bene precisare che, secondo i dati emersi, sono costrette a fronteggiare problemi fisici per il 25% in più, e ciò si traduce in nove anni medi in malattia in una vita. Da una statistica, è emerso poi che la maggior parte dei malanni arriva in età lavorativa. Ma qual è il motivo di questo divario?
Il divario tra donne e uomini è anche nella salute: investire avrebbe benefici sociali ed economici
Essenzialmente, ricevono diagnosi spesso tardive per patologie come il diabete, ormai sempre più comune, ma potrebbe esserci alla base anche un problema culturale. Le donne vengono considerate quasi esclusivamente per la loro sfera riproduttiva, quindi ponendo l’attenzione soprattutto sulle problematiche di natura ginecologica, e mettendo un po’ da parte tutto il resto.
Il rapporto, a ogni modo, ha stabilito che per ogni dollaro che verrebbe investito per la salute della donna, se ne incasserebbero tre per l’economia. Sono cifre dovute al fatto che una buona condizione fisica permetterebbe una maggiore aderenza al mercato del lavoro, oltre a migliorare la qualità di vita dei singoli. Pensate che, anche solo con un investimento così basso, si avrebbero in media sette giorni di salute in più l’anno, 500 in tutta una vita.
La conclusione del Forum è che l’economia globale crescerebbe di un trilione di dollari l’anno entro il 2040. La speranza è che questi dati arrivino anche agli occhi della politica mondiale, per indirizzare gli investimenti nella maniera giusta e ottenere un ritorno enorme per la salute della popolazione, ma anche per gli indicatori economici.