Un orologio “ideato” da alcuni scienziati americani segna ogni anno un’ora diversa: l’Apocalisse è prevista a Mezzanotte.
Ci risiamo, nel cuore dell’incertezza globale, un’altra profezia è pronta a fare il suo debutto. Esiste infatti un orologio che segna il tempo in modo molto più drammatico di quello a cui siamo abituati. L’orologio dell’Apocalisse funziona come il timer di una bomba, con la sua lancetta che può avvicinarsi o allontanarsi dalla “mezzanotte”, il simbolo dell’estinzione. Attualmente, l’orologio segna le 23:58, un momento critico che non si verificava dal lontano 1953.
Questo orologio, tutt’altro che misterioso, è una creazione geniale (?) di alcuni scienziati americani, associato al magazine The Bulletin of the Atomic Scientists, fondato nel 1947. Ogni edizione del giornale presenta in copertina il logo di un orologio, con l’ora che riflette la tendenza dell’umanità in quel particolare anno. Più ci avviciniamo all’estinzione, più le lancette si avvicinano alla mezzanotte.
Il tempo sull’orologio dell’Apocalisse è simbolico, misurando quanto siamo vicini al punto in cui le condizioni di vita sulla Terra diventeranno inabitabili per il genere umano. Aggiornato annualmente dal Bulletin of Atomic Scientists a Chicago, negli Stati Uniti, questo orologio riflette le sfide globali che l’umanità affronta.
Rachel Bronson, CEO del Bulletin, spiega: “Quando l’orologio è a mezzanotte, significa che c’è stato uno scambio nucleare o un cambiamento climatico catastrofico che ha cancellato l’umanità. Non vogliamo mai davvero arrivarci e non lo sapremo quando succederà.”
L’ultima volta che l’orologio è stato aggiornato, il 24 gennaio 2023, le lancette erano a soli 90 secondi dalla mezzanotte, più vicine che mai. Questo a causa di eventi internazionali preoccupanti, come l’invasione russa in Ucraina e le minacce legate al cambiamento climatico e alle armi di distruzione di massa.
Il Bulletin ha anche citato le minacce biologiche come contributo al preoccupante avanzamento dell’orologio. Eventi come la pandemia di Covid-19, d’altro canto, non sono più considerati eventi rari, ma avvenimenti che si verificano più frequentemente. Le “tecnologie disruptive” che diffondono disinformazione e il “conflitto informatico” sono ulteriori elementi destabilizzanti.
L’unica preoccupazione al momento è che, con il 2024 alle porte, l’orologio dell’Apocalisse avverte che l’umanità potrebbe essere sull’orlo del collasso. In un periodo di “un pericolo senza precedenti”, con conflitti in Russia e Ucraina e tensioni in Medio Oriente, il mondo affronta sfide che richiedono una riflessione profonda e azioni concrete. Insomma, resta solo da sperare che l’orologio, nel suo inesorabile avanzare, non tocchi mai la fatidica mezzanotte.
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