È possibile prenotare un ristorante senza dire che si tratta di un pranzo per un matrimonio o un battesimo? Vediamo cosa dice la legge.
Al fine di risparmiare molte coppie si chiedono se sia possibile prenotare un ristorante senza dire che andranno lì per festeggiare un matrimonio o un battesimo. Ma è legale? Vediamo cosa dice la vigente normativa in materia.
Se andate in un ristorante in 30 per una normale cena tra amici pagherete una certa cifra. Nello stesso posto, sempre in 30 e magari mangiando pressoché le stesse pietanze, pagherete il doppio se non di più se si tratta di un matrimonio o di un battesimo e di una comunione. Ogni ristorante applica, infatti, dei rincari più o meno pesanti quando si tratta di festeggiare degli eventi.
Spesso, tuttavia, la qualità del cibo non è migliore rispetto al solito come non è migliore la selezione dei vini né la qualità del servizio. Dunque perché pagare di più per avere le stesse cose? Molte coppie se lo chiedono e si chiedono se sia possibile prenotare semplicemente una sala di un ristorante per tot persone ma senza dire che si tratta di un matrimonio o di un battesimo. Facendo, insomma, finta che si tratti di una normale cena tra amici. Ma è possibile farlo per legge?
In tempi di carovita e rialzi, si cerca di tagliare pure sul ricevimento di nozze. O meglio: si cerca di non pagare un sovrapprezzo ingiustificato. È possibile andare nello stesso ristorante di sempre, mangiare le cose di sempre e pagare la cifra di sempre senza dire che siamo lì per festeggiare il nostro matrimonio? Vediamo cosa dice la legge.
Probabilmente un ristoratore potrebbe anche svenire vedendo arrivare i due sposi senza essere stato avvisato. Ma non è questo l’unico problema. La legge non dice nulla in materia: in teoria, dunque, due persone possono andare in un ristorante senza dire che si trovano lì per festeggiare il loro matrimonio o il battesimo o la comunione di un loro figlio.
Ciò che, però, non possono fare è pretendere un servizio diverso dal solito e più accurato se non lo hanno concordato in precedenza con il titolare del ristorante. Per quanto riguarda le pietanze e il prezzo, se sono state concordate in anticipo allora le due parti sono obbligate a rispettare i patti.
In pratica se un ristoratore ha accettato di far pagare 30 euro a persona per un menù stabilito con il cliente, poi non può alzare il prezzo quando si accorge che si tratta di un matrimonio. In conclusione dunque la risposta è sì: una volta prenotato il locale e concordato menù e prezzo, il cliente non è assolutamente obbligato a specificare che si tratta di un matrimonio o di un’altra ricorrenza particolare.
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