In caso di errore del VAR è possibile rigiocare la partita? Finora questo non è accaduto, ma la situazione potrebbe presto cambiare.
Perdere una partita non fa mai piacere a nessuno, a maggior ragione se si tratta di una sfida in cui erano in palio punti importanti per la classifica. La delusione può essere maggiore, sia da parte degli addetti ai lavori sia dei tifosi, se il risultato è maturato in seguito a una prestazione positiva, ma soprattutto se “viziato” da una decisione arbitrale che si reputa sbagliata.
E’ proprio per evitare che questi episodi possano accadere, o almeno per ridurli al minimo, che si è deciso di introdurre il VAR, così da permettere al direttore di gara di rivedere l’episodio incriminato e capire cosa sia meglio fare. Nonostante questo, le discussioni continuano a essere accese, per questo non si può escludere un’ulteriore modifica del regolamento.
Il VAR non basta per sciogliere le polemiche
Permettere di rivedere un episodio difficile da giudicare dal vivo può essere utile all’arbitro in caso di dubbio sulla decisione da prendere in una partita di calcio. Gli errori anche in questo caso non possono comunque essere esclusi del tutto, visto che a decidere è comunque una persona, per questo può pensare che un fallo possa essere ad esempio da rigore o meno, anche se quella può non essere la scelta più corretta.
Ed è anche per questo che all’indomani di un match le discussioni non mancano, anzi possono andare avanti anche per settimane, sottolineando come la discrezionalità sia un fattore che può incidere su un risultato.
Emblematico è quanto accaduto in Belgio, dove si è arrivati a una presa di posizione storica, che potrebbe essere di esempio anche per altri campionati, come accade spesso nello sport. La sfida tra Anderlecht e Genk, due tra le formazioni più importanti del Paese, si era infatti conclusa per 2-1 a favore dei primi, punteggio che però non è stato convalidato, al punto tale da decidere di dover disputare nuovamente l’incontro. Tutta colpa di un abbaglio da parte del VAR, a cui non era possibile soprassedere.
L’errore non può essere escluso
L’episodio avvenuto in Belgio non può che fare riflettere, visto che è la dimostrazione di come sia possibile avere un risultato dubbioso nonostante l’impiego del VAR. Non si può però che riflettere in questo caso, tutto si è infatti verificato a causa dell’ignoranza in merito a una delle regole basilari del gioco del calcio, quella sui rigori.
Questa volta il risultato era ancora sullo 0-0, cosa che non poteva che rendere la situazione ancora più in bilico. Un tiro di un calciatore del Genk, Paintsil, ha però colpito la mano di un avversario, Delaney, gesto che era comunque stato ritenuto regolare da parte dell’arbitro Nathan Verboomen.
Gli addetti al VAR erano però di diverso avviso, per questo hanno invitato il direttore di gara a rivedere l’immagine. A quel punto lui ha cambiato idea e ha decretato il rigore, fallito da Nathan Verboomen (in realtà, è stato il portiere Schmeichel a parare), anche se poi i belgi sono riusciti comunque ad andare a segno sulla ribattuta da Yira Sor.
Non c’è stato comunque il tempo per esultare, a quel punto l’arbitro ha chiesto di ribatterlo perchè convinto che non fosse stato del tutto rispettato il regolamento. Anche in questo caso il VAR è entrato in gioco, sottolineando che non fosse necessario calciarlo nuovamente. Nella parte alta dello schermo erano visibili in area non solo l’autore della ribattuta, ma anche altri due giocatori, situazione che prevede appunto di dover ripetere il penalty (come deciso inizialmente dall’arbitro).
La Federcalcio belga ha così stabilito che non fosse ammissibile lasciare tutto inalterato, al punto tale da arrivare a decretare d dover giocare di nuovo il match. L’Anderlecht ha però contestato duramente la scelta, convinto di avere ottenuto i tre punti. Il club ha quindi annunciato “tutte le forme di ricorso possibili, non solo nell’interesse dell’Anderlecht, ma del calcio belga”.