In quest’era tecnologica ci sono delle abitudini che la maggior parte delle persone hanno con lo smartphone, ma che uccidono il cervello.
Nel mondo moderno, i cellulari sono diventati una parte essenziale della nostra vita quotidiana. Tuttavia, il dottor Aditi Nerurkar, esperto medico, ha lanciato un avvertimento contro alcune abitudini telefoniche comuni che possono avere un impatto negativo sulla nostra salute mentale e fisica, definendole addirittura come abitudini che “uccidono” il cervello.
I social media, bombardano continuamente il nostro cervello con tantissime informazioni, questo può portarci ad avere alti livelli di ansia. Anzi il dottor Aditi raccomanda di fare questo proprio se si vuole avere una vita altamente ansiosa e stressante. Il nostro cervello potrebbe risentirne, a lungo termine. Ecco perché bisognerebbe smettere di fare tre cose in particolare. Vediamo quali sono queste abitudini dannose e come possiamo evitarle per migliorare la nostra qualità di vita.
Uno dei comportamenti più dannosi è il consueto scorrimento dei contenuti sui telefoni a tarda notte. Il dottor Nerurkar spiega che questo comportamento può rendere difficile il distacco e il riposo notturno. Il desiderio di scorrere è attribuito a un “impulso primordiale” di cercare il pericolo, derivante da una sensazione di stress. Mettere giù il telefono e dedicare del tempo a rilassarsi prima di andare a letto può prevenire l’ansia derivante da ore di lettura di notizie spiacevoli. Il medico suggerisce di resistere a questo impulso e di impegnarsi in attività rilassanti prima di coricarsi.
Molti di noi sono colpevoli di controllare lo smartphone in modo eccessivo durante il giorno, spesso senza motivo apparente. Il dottor Nerurkar avverte che questa abitudine può portare a una sorta di dipendenza dal cellulare e contribuire a un aumento dello stress. In media, controlliamo i nostri telefoni circa 2.600 volte al giorno, con molti di noi che li sbloccano entro i primi 15 minuti dal risveglio. Per contrastare questo comportamento, l’esperto consiglia di limitare l’uso del telefono a 20 minuti al giorno e di impostare un timer se necessario per evitare di trascorrere troppo tempo con il dispositivo.
Le piattaforme di social media sono spesso un terreno fertile per contenuti angoscianti legati a conflitti, disastri climatici e altri eventi traumatici. Il dottor Nerurkar avverte che il consumo eccessivo di questi contenuti può portare a disagio emotivo, disturbo da stress post-traumatico e traumi indiretti. Il ciclo inizia quando l’osservazione di immagini e video grafici attiva la risposta di lotta o fuga nel cervello, aumentando il desiderio di continuare a scorrere. Per preservare la salute mentale, il medico suggerisce di limitare il consumo di contenuti grafici e di essere consapevoli del proprio benessere emotivo.
In conclusione, il nostro utilizzo quotidiano dei telefoni cellulari può avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale. Seguendo i consigli del dottor Nerurkar e evitando queste tre abitudini dannose, possiamo migliorare la nostra qualità di vita, ridurre lo stress e preservare la salute del nostro cervello.
Mentre Salvini ha scartato questa eventualità, altri esponenti del governo si sono detti più propensi…
È stato raccomandato ai cittadini statunitensi presenti in Ucraina di "prepararsi a rifugiarsi immediatamente nel…
Le divergenze, soprattutto in materia economica e di bilancio, hanno reso insostenibile la collaborazione tra…
Questa notizia segue il primo confronto riconosciuto tra truppe ucraine e soldati provenienti dalla Corea…
Un migliaio di soldati dell'Unità militare di emergenza è stato dispiegato nelle zone maggiormente colpite…
Turetta si è trovato faccia a faccia con i giornalisti e soprattutto con Gino Cecchettin,…