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Sport

Giudice sportivo, qual è il suo ruolo?

Il ruolo chiave del giudice sportivo: tutela e giustizia nelle competizioni 

Il giudice sportivo è una figura di estrema importanza nel contesto delle federazioni sportive, rivestendo un ruolo chiave nella tutela legislativa e nel mantenimento dell’etica e della correttezza nello svolgimento delle competizioni sportive. In Italia, la storia di questa figura è caratterizzata da un’evoluzione che ne ha delineato le competenze e il modo in cui viene designato.

Sport, squadra – pexels – icsm.it

Il giudice sportivo, la storia

In passato il giudice sportivo era spesso un magistrato, ma con il tempo il Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso di affidare l’incarico a una figura specifica, vietando ai magistrati di assumere ruoli all’interno delle federazioni sportive. Attualmente, la magistratura è organizzata in gradi diversi, con la Federazione Calcistica Italiana che riconosce al giudice uno status di 1° grado, mentre il 2° grado è delegato alla Corte di Giustizia Federale.

L’impegno a rispettare le decisioni della giustizia sportiva è un requisito fondamentale per gli atleti e le società al momento del tesseramento o dell’iscrizione a una categoria agonistica. Ciò implica la rinuncia all’intervento della giustizia ordinaria, sottolineando l’autonomia e l’importanza della giustizia sportiva nel contesto delle attività sportive.

Il Giudice sportivo dispone di un ampio ventaglio di sanzioni da applicare in caso di comportamenti illeciti o infrazioni sportive. Tra queste, l’ammenda, la squalifica, la squalifica del campo, la sconfitta a tavolino, la radiazione, la penalizzazione, la revoca del titolo e il declassamento. Queste misure sono finalizzate a mantenere l’integrità delle competizioni sportive e a garantire comportamenti etici da parte degli atleti e delle società coinvolte. Analizziamole nel dettaglio.

Le sanzioni

Giudice sportivo, Tribunale – pexels – icsm.it

La figura del giudice sportivo, nell’ambito delle infrazioni sportive, dispone di una serie di provvedimenti sanzionatori finalizzati a garantire l’integrità e la correttezza delle competizioni. Le misure punitive che possono essere adottate sono dettagliate di seguito:

  1. Ammenda: Questa sanzione implica il versamento di una somma di denaro da parte del club colpevole a favore della federazione. L’importo dell’ammenda, espresso in euro, è fissato in base alla gravità dell’infrazione e alle normative della federazione.
  2. Squalifica: L’atleta responsabile di comportamenti scorretti può essere squalificato, impedendogli la partecipazione a una o più gare successive. Tale misura può essere estesa anche ai dirigenti, inibendoli temporaneamente dall’esercizio delle proprie funzioni.
  3. Radiazione: Questo provvedimento prevede l’esclusione a tempo indeterminato dell’atleta coinvolto dalla federazione, rappresentando una delle sanzioni più gravi.
  4. Squalifica del campo: In caso di comportamenti inappropriati della tifoseria, il giudice sportivo può interdire la presenza degli stessi negli impianti della squadra coinvolta. In alcuni casi, potrebbe essere imposto anche l’obbligo per la squadra di disputare le partite casalinghe in altri campi.
  5. Sconfitta a tavolino: Nel caso di irregolarità accertate durante lo svolgimento della gara, la squadra colpevole viene punita con la sconfitta a tavolino. Questo provvedimento ha l’obiettivo di sanzionare comportamenti sleali o violazioni delle regole.
  6. Penalizzazione: Nelle competizioni in cui la classifica è determinata dai punti, la penalizzazione consiste nella sottrazione di un determinato punteggio dalla squadra o dallo sportivo responsabile dell’infrazione.
  7. Declassamento: Il club, in seguito a provvedimenti giudiziari, può essere retrocesso in una categoria inferiore rispetto a quella in cui attualmente compete. Questo provvedimento ha l’obiettivo di infliggere una sanzione proporzionata alla gravità dell’infrazione.
  8. Revoca di titolo: Nel caso di violazioni gravi, la società può subire la revoca de iure di un titolo conquistato de facto. Questa misura è riservata a situazioni particolarmente gravi che minano l’integrità delle competizioni.

L’ampia gamma di sanzioni a disposizione del giudice sportivo testimonia l’importanza della sua figura nel mantenimento della correttezza e della sportività nel mondo dello sport, contribuendo a garantire un ambiente equo e rispettoso delle regole.

La Giustizia Sportiva Federale

La Giustizia Sportiva Federale, un organo autonomo e indipendente, è stata istituita per assicurare il rispetto dei principi dell’Ordinamento Giuridico Sportivo. Questo organo opera in conformità con i regolamenti federali e le disposizioni dello Statuto, contribuendo a garantire la corretta organizzazione e svolgimento delle gare sportive.

Gli Organi di Giustizia della FISR (Federazione Italiana Sport del Remo) sono impegnati nella lotta contro ogni forma di illecito sportivo, dall’uso di sostanze proibite alla frode sportiva, alla violenza fisica e verbale e alla corruzione. La riservatezza e l’autonomia con cui operano sono garantite dalle regole stabilite negli articoli dal 59 al 68 del Regolamento di Disciplina e Giustizia.

La presenza di giudici sportivi è fondamentale per garantire la lealtà e la sportività nelle competizioni, oltre a prevenire l’uso di sostanze vietate e altre pratiche sleali. Essi fungono da garanti della correttezza delle competizioni sportive e della fedeltà ai regolamenti, contribuendo a mantenere l’integrità dell’intero panorama sportivo.

Alessia Giusti

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