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Usa 2024, chi è Nikki Haley, la donna che sfida Trump nella corsa per la Casa Bianca

Dopo il passo indietro del governatore della Florida Ron DeSantis, nella gara per la nomination repubblicana resta la 52enne ex ambasciatrice Onu, che da subito si è proposta come volto nuovo e moderato

 

È ormai una gara a due la corsa per la nomination repubblicana alla Casa Bianca, dopo che il governatore della Florida Ron DeSantis ha fatto un passo indietro annunciando il proprio appoggio per l’ex presidente Usa Donald Trump, super favorito delle primarie. Domani in New Hampshire il tycoon sfiderà l’ultima rilavale rimasta in gara, l’ex governatrice della Carlina del sud Nikki Haley.

La ritirata di Ron DeSantis

“Per me è chiaro che la maggioranza degli elettori delle primarie repubblicane vuole dare un’altra possibilità a Donald Trump”, ha detto DeSantis in un video condiviso sui social media. L’ex capo della Casa Bianca “è superiore all’attuale presidente in carica Joe Biden. Questo è chiaro”, ha ammesso DeSantis, ultimo candidato in ordine di tempo a puntare le proprie fiche su Trump, dopo Vivek Ramaswamy e Tim Scott. “Ho firmato un impegno a sostenere il candidato repubblicano e onorerò quell’impegno. Ha il mio appoggio, perché non possiamo tornare alla vecchia guardia repubblicana di un tempo o alla forma riconfezionata di corporativismo riscaldato che Nikki Haley rappresenta”.

Donald Trump dal canto suo ha ringraziato DeSantis dicendosi “molto onorato” di ricevere l’appoggio del governatore della Florida. “Non vedo l’ora di lavorare con lui per battere Joe Biden, che è il presidente peggiore e più corrotto nella storia del nostro Paese”, ha scandito su Fox News.

Secondo un sondaggio della Cnn, la ritirata di Ron DeSantis potrebbe ampliare, seppur di poco, il margine dell’ex presidente degli Stati Uniti nel New Hampshire, che passerebbe così dal 50% al 54%, mentre Haley salirebbe dal 39% al 41%.

L’ex presidente Usa Donald Trump | Foto ANSA – Icsm.it

Nikki Haley: “Combatterò fino alla fine”

Nikki Haley, dopo l’uscita di scena del governatore della Florida, ha promesso di “combattere fino all’ultimo secondo” contro l’ex presidente Usa. “Che vinca la donna migliore”, ha detto l’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite, che sin dall’inizio si è proposta come il volto nuovo e alternativo a Trump, con un’agenda meno radicale, capace di attrarre l’elettorato moderato e indipendente. Quanto all’endorsement di Ron DeSantis a favore di The Donald, secondo Haley non avrà effetti rilevanti sulla corsa alla nomination perché è convinta che i voti del governatore di divideranno equamente tra lei e il tycoon.

La sfida per il New Hampshire

Alla vigilia delle primarie in New Hampshire, lo scontro tra i due candidati repubblicani si è fatto più duro e senza esclusioni di colpi. “Haley è ineleggibile, con lei i democratici vincerebbero”, ha attaccato l’ex presidente nel suo ultimo comizio nello “Stato del Granito” alludendo a presunti legami tra l’ex ambasciatrice Onu e i democratici.Sta usando i soldi degli estremisti di sinistra per portare avanti i suoi programmi radicali”, ha avvertito Trump senza fornire alcuna prova a sostegno, forte della recente vittoria a valanga in Iowa.

La 52enne punta sull’età dell’avversario

La 52enne si è difesa facendo leva su uno degli argomenti più convincenti che ha a disposizione, l’età del rivale 77enne. “Ha detto che Joe Biden ci stava portando verso la seconda guerra mondiale, forse intendeva la terza. Ha detto di aver corso contro Barack Obama, ma non lo ha mai fatto. A 80 anni la salute mentale continuerà a calare. È la natura umana“, ha attaccato Haley deridendo Trump per averla confusa con l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi.

Secondo alcuni esperti, la candidata repubblicana avrebbe compiuto un errore strategico non partecipando ai dibattiti sulle tv locali che l’avrebbero portata nei salotti di migliaia di indecisi. Haley ha comuqnue incassato il sostegno dell’importante quotidiano locale New Hampshire Union Leader: “Lo Stato è pronto per un cambiamento. L’America è pronta per un cambiamento. Il mondo è pronto per un cambiamento. Vogliamo un’opzione migliore rispetto a quella degli ultimi otto anni e Nikki Haley è questa opzione”, si legge fra le altre cose nell’editoriale del giornale.

Chi è la donna che sfida Trump

In linea con i pronostici, Nikki Haley si è confermata la rivale più temibile per Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca. Grazie alle posizioni più moderate infatti l’ex governatrice della Carolina del Sud è emersa come l’alternativa più credibile all’ex presidente Usa, distinguendosi tra gli altri sfidanti alla nomination.

L’ex governatrice della Carolina del Sud Nikki Haley | Foto ANSA – Icsm.it

In netta discontinuità con Donald Trump, Nimrata “Nikki” Randhawa, nome da nubile della candidata di origini indiane, è apparsa meno intransigente e radicale e dunque appetibile per l’elettorato indipendente. Lo si è visto chiaramente sul tema controverso dell’aborto.

Responsabile dell’azienda tessile di famiglia, guida poi l’associazione delle piccole imprese fino al debutto in politica con l’ingresso nel 2005 nel Parlamento della Carolina del Sud. Cinque anni dopo viene eletta all’età di 38 anni governatrice, prima donna alla guida dello Stato, con il decisivo appoggio di Sarah Palin. Nel 2016 la proiezione a livello internazionale con la nomina di Trump ad ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite. L’agenda politica è conservatrice: taglio delle tasse, privatizzazioni e lotta all’immigrazione irregolare.

Chi sostiene l’astro nascente dei repubblicani

Halley è riuscita a guadagnarsi il sostegno di alcuni big di Wall Street, dopo aver ricevuto l’endorsement del gruppo Kock, la rete di finanziatori e attivisti guidata da Charles Koch, che lo scorso febbraio ha scaricato Trump. La lista dei donatori che vedono in lei una alternativa credibile al tycoon continua ad allungarsi. Il co-fondatore miliardario di LinkedIn Reid Hoffman ha donato 250mila dollari per sostenere la sua campagna presidenziale mentre Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan Chase, ha invitato la comunità finanziaria, inclusi “i democratici liberali”, a sostenerla “per dare ai repubblicani una scelta migliore di Trump”.

Anche il miliardario del New Hampshire Frank Laukien ha deciso di appoggiare Haley, fondando un comitato per la racconta fondi, “Independents Moving the Needle”, che punta a influenzare gli indipendenti. Altri miliardari in passato schierati con DeSantis hanno dato il proprio appoggio all’ex governatrice della Carolina del Sud. Tra questi il co-fondatore di Home Depot, Ken Langone, secondo cui Haley è l’unica sfidante ad avere un possibilità di battere Trump. L’investitore miliardario e filantropo Stanley Druckenmiller invece ha esortato i repubblicani a sostenere Haley dopo che il senatore Tim Scott si è ritirato dalla corsa il mese scorso. Proprio Druckenmiller e Langone hanno organizzato per il prossimo 30 gennaio una raccolta fondi in suo favore a New York. Il costo di un biglietto oscilla tra i 3.300 e i 33.200 dollari.

Federica Giovannetti

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